La calvizie, o più comunemente conosciuta come caduta dei capelli, è un fenomeno che si verifica praticamente in ogni famiglia. Abbiamo tutti un cugino calvo, ed è spesso preso in giro proprio per il suo aspetto. In genere, per gli uomini le cause più comuni hanno sempre un’origine di tipo ereditario (e basta guardare la testa dello zio, per avere tutto chiaro). Insieme alla calvizie maschile, purtroppo anche le donne ormai non sono da meno, spesso ne soffrono come risultato da situazioni di stress eccessivo, problemi alla tiroide, come conseguenza della menopausa o di terapie oncologiche (dopo le quali circa il 75% rischia una calvizie totale).
In realtà – scherzi per i calvi di famiglia a parte – il fenomeno è più serio e diffuso di quanto si pensi e riguarda entrambi i sessi: si stima che solo in Italia gli uomini affetti da caduta dei capelli permanente sono il 40% – e i numeri impennano dopo i 50 anni – mentre le donne rappresentano il 13% della popolazione totale.
I numeri, che hanno subito un aumento anche grazie alla diffusione del COVID-19 (in questo caso la causa più comune p stata lo stress) sono preoccupanti, soprattutto per le ripercussioni sulla vita di tutti i giorni di chi ne è affetto. La buona notizia è che si tratta di un fenomeno facilmente risolvibile: la tricologia e gli strumenti all’avanguardia di oggi danno la possibilità di poter ricevere un innesto di capelli che ricresce nel tempo e dura per sempre. Ecco la nostra guida per coloro che hanno intenzione di operarsi in Italia e sono alla ricerca di informazioni.
Origini del trapianto di capelli
Sebbene le principali innovazioni nel ripristino dei capelli risalgano a un secolo fa, i principi alla base del ripristino dei capelli sono radicati nell’innesto cutaneo, una pratica chirurgica utilizzata per questioni ricostruttive sin dal mondo antico. Uno dei primi interventi chirurgici di trapianto di capelli in assoluto è stato eseguito dal medico turco Hodara nel 1897. Per curare la caduta dei capelli, ha prelevato capelli e tessuto del cuoio capelluto dalle parti non interessate del cuoio capelluto e li ha posizionati sulle cicatrici lasciati dall’infezione, con risultati positivi.
Ulteriori innovazioni nel restauro dei capelli sarebbero state apportate in Giappone nella prima metà del XX secolo, quando il Dott. Okuda lavorò alle tecniche di trapianto di capelli per le ciglia, l’area pubica e le sopracciglia che misuravano da 1 mm a 4 mm di diametro. Questi innesti sono stati trapiantati in altre parti del corpo per ripristinare i capelli. Un altro medico chiamato Tamura perfezionò la tecnica, utilizzando incisioni per separare l’innesto in unità più piccole per il trapianto: è stato un passo importante nei confronti di un metodo chirurgico importante e moderno.
Il primo trapianto della storia con risultati ottimi si considera effettuato nel 1952, a New York, dal dermatologo Orentreich. In precedenza si pensava che i capelli trapiantati si sarebbero comportati come i capelli originali lungo la parte calva del cuoio capelluto e sarebbero caduti. Questo trapianto ha invece dimostrato che i capelli della regione donatrice rimangono in posizione e crescono anche lungo le parti calve del cuoio capelluto.
Il ciclo vitale del capello
Le fasi della crescita dei capelli iniziano con la fase anagen. È la più lunga, che dura dai 3 ai 5 anni per i peli sulla testa, anche se per alcune persone un singolo capello potrebbe continuare a crescere per 7 o più anni. Fortunatamente, la fase anagen differisce con i diversi tipi di capelli. Ad esempio, la fase anagen per i peli delle sopracciglia e dei peli pubici è molto più breve della fase per i peli del cuoio capelluto. Durante la fase anagen, i follicoli piliferi stanno spingendo fuori i peli che continueranno a crescere fino a quando non vengono tagliati o fino a quando non raggiungono la fine della loro vita e cadono. In qualsiasi momento, circa il 90 percento dei peli sulla tua testa si trova nella fase anagen.
La fase catagen inizia al termine della fase anagen e tende a durare circa 10 giorni. Durante questo capitolo, i follicoli piliferi si restringono e la crescita dei capelli rallenta. I capelli si separano anche dalla parte inferiore del follicolo pilifero, ma rimangono al loro posto durante gli ultimi giorni di crescita. Solo il 5 percento circa dei capelli sulla tua testa si trova nella fase catagen in un dato momento.
La fase telogen dura in genere circa 3 mesi. Si stima che dal 10 al 15 percento dei capelli del cuoio capelluto si trovi in questa fase. I peli non crescono durante la fase telogen, ma di solito non cadono neanche. La fase telogen è anche quando iniziano a formarsi nuovi peli nei follicoli che hanno appena rilasciato peli durante la fase catagen. Alcuni esperti di salute considerano anche la fase telogen la fase di spargimento, ma molti scienziati hanno diviso questa fase in due parti: le fasi telogen ed esogeno.
La fase esogena è essenzialmente un’estensione o una parte della fase telogen della crescita dei capelli. Durante la fase esogeno, i capelli si staccano dal cuoio capelluto, spesso aiutati da lavaggi e spazzolature. Perdere da 50 a 100 capelli al giorno durante la fase esogeno è normale. Durante la fase esogena, che può durare da 2 a 5 mesi, nuovi peli crescono nei follicoli mentre i vecchi peli cadono.
Le tecniche più utilizzate per il trapianto dei capelli
Tecnica FUT
Il trapianto di unità follicolari (FUT) è una procedura chirurgica in cui i capelli vengono estratti dalle aree della parte posteriore e ai lati del cuoio capelluto (dove i capelli sono più resistenti alla calvizie), per essere impiantati nelle aree calve. Per fare ciò, si utilizzano gruppi naturali di 1, 2, 3 o 4 capelli chiamati unità follicolari, estratti dopo che il cuoio capelluto del paziente è stato anestetizzato. Il medico rimuove una striscia di tessuto dall’area donatrice che verrà poi tagliata in molte singole unità follicolari utilizzando tecniche di dissezione microscopica. Mentre vengono preparati questi innesti di unità follicolari, il medico sono praticati dei piccoli fori nel cuoio capelluto – detti siti riceventi – dove vengono posizionati gli innesti. La disposizione e il posizionamento di questi innesti di unità follicolari determinano le qualità estetiche di un trapianto di capelli: questa disposizione deve quindi essere decisa caso per caso, a seconda della storia di caduta dei capelli del paziente e della probabilità di caduta futura dei capelli. Poiché i trapianti di unità follicolari imitano il modo in cui i capelli crescono in natura, i risultati, in mani esperte, sembreranno completamente naturali e indistinguibili dai capelli originali.
Uno degli aspetti più importanti della chirurgia del trapianto di capelli FUT è la dissezione stereomicroscopica, che consente di isolare le unità follicolari dalla striscia donatrice senza rompersi o danneggiarsi. Durante la dissezione dell’innesto, è fondamentale che l’intera unità follicolare sia intatta poiché massimizzerà la crescita. Nella tecnica FUT, una volta applicata l’anestesia locale all’area donatrice, gli innesti sono prelevati come una sezione dalla regione che viene poi suturata. Con questa tecnica, il periodo di guarigione richiede più tempo e lascia una cicatrice visibile nell’area donatrice.
Tecnica FUE
Follicular Unit Excision (FUE) – precedentemente chiamata Follicular Unit Extraction – è un metodo per estrarre, o “raccogliere”, i capelli di un donatore in una procedura di trapianto di capelli di un’unità follicolare. Nella chirurgia del trapianto di capelli FUE, viene utilizzata uno strumento adatto per praticare una piccola incisione circolare nella pelle attorno a un’unità follicolare, separandola dal tessuto circostante. L’unità è quindi estratta (tirata) direttamente dal cuoio capelluto, lasciando un piccolo foro aperto. Questo processo si ripete fino a quando il chirurgo non ha raccolto abbastanza unità follicolari per il ripristino dei capelli pianificato. Questo processo può richiedere una o più ore e talvolta più di una sessione. Le aperture praticate nella zona donatrice sono larghe circa 1 mm e guariscono completamente nel corso di sette-dieci giorni, lasciando minuscole cicatrici sepolte nei capelli nella parte posteriore e ai lati del cuoio capelluto. Questo metodo di raccolta del donatore, rimuovendo le unità follicolari una ad una direttamente dal cuoio capelluto, è ciò che differenzia il trapianto di capelli FUE da un tradizionale trapianto di unità follicolari (FUT), in cui i capelli del donatore sono rimossi dal cuoio capelluto attraverso una striscia lunga e sottile, successivamente sezionata in singole unità follicolari utilizzando uno stereomicroscopio. Prima che gli innesti sono raccolti, il chirurgo pratica delle aperture invisibili dette “siti riceventi” attraverso l’impiego di un ago sottile. Le unità follicolari sono quindi posizionate, dove col tempo svilupperanno follicoli sani che produrranno capelli. La creazione dei siti riceventi e il posizionamento degli innesti di unità follicolari sono essenzialmente gli stessi sia nelle procedure FUE che FUT. La differenza sta nell’aspetto dell’area donatrice e nella qualità e quantità degli innesti ottenuti con ciascuna tecnica.
Nella tecnica FUE, gli innesti raccolti e trapiantati nell’area devono essere realizzati necessariamente uno per uno. Dopo l’operazione non sono visibili cicatrici sulla zona donatrice perché non necessita di punti. Quindi la tecnica FUE è diventata piuttosto popolare negli ultimi anni: già sette giorni dopo l’intervento, non vi è traccia alcuna sulla pelle. A differenza della FUT, i clienti confermano meno disagi anche in preparazione dell’operazione: c’è meno ansia all’idea di aver estratti i follicoli uno per uno, anziché aver rimossa un’intera striscia di cuoio capelluto. Inoltre, la tecnica FUT viene considerata ormai arretrata.
Le migliori cliniche e chirurghi per il trapianto di capelli
Dott. Vincenzo Gambino
Un luminare esperti dell’autorapianto di capelli, il Dott. Gambino dopo la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita a Pavia, si è specializzo per il trattamento chirurgico della calvizie a New York. A partire dal 1994, opera con il prelievo delle singole unità bulbari (FUE; Follicular Unit Extraction), l’autotrapianto dei peli del pube con prelievi monobulbari dalla testa, la tecnica di autotrapianto dei peli del torace alla testa, la terapia al laser per trattare la calvizie. La sua presenza è nota in varie trasmissioni su scala nazionale, nonché in ambito accademico-scientifico per i suoi contributi editoriali. Nella sua clinica, gli autotrapianti di capelli vengono effettuati con tecnica FUE, FUT e, soprattutto, la disponibilità a considerare il cliente caso per caso e personalizzare la tecnica qualora fosse necessario qualcosa di non prescritto dalla norma.
Web: https://www.vincenzogambino.com/it
Istituto Helvetico Sanders
La perfezione svizzera è presente anche in Italia nell’ambito dell’autotrapianto di capelli e non si limita alla capitale: sono più di 20 le sedi presenti nel nostro territorio, da Nord a Sud e isole comprese. Con oltre 30 anni di esperienza, il personale medico di questa clinica ristabilisce il benessere psico-fisico dei clienti per quel che riguarda le problematiche dei capelli e del cuoio capelluto. Protocolli collaudati e personalizzati in base ad ogni caso specifico sono ormai avvallati da centinaia di clienti che ritornano per ricevere i trattamenti più indicati in ambito tricologico, sia di tipo medico che chirurgico. Sono più di 100 i chirurghi che operano per risolvere i problemi legati alle calvizie; si distinguono non solo per i risultati raggiunti in sala operatoria ma anche per quelli monitorati in modo periodico, affinché il paziente raggiunga l’aspetto più desiderato. Tra i diversi servizi offerti, spicca il del DNA, attraverso il quale è possibile capire se la calvizie è un risultato genetico o no. Considerato una delle combinazioni di test più innovative, ha lo scopo di inquadrare la problematica in atto o persino il rischio futuro, garantendo così la possibilità di intervenire prima che il problema si manifesti.
LDF Hair Clinic
É stata la prima clinica tricologia in Italia a impiantare il metodo FUE (2001) e da allora è considerato uno delle migliori a cui affidare il proprio cuoio capelluto per un autotrapianto di capelli. Il direttore del centro è il Dott. Fazio, medico specializzato in Chirurgia Estetica e della calvizie. Ha realizzato e brevettato una propria tecnica chirurgica che utilizza un microbisturi rotante, denominato Bulbix, è membro della Società Italiana di Chirurgia Testa Collo (SICTC), della Società Italiana di Chirurgia e Medicina Estetica (SIES) e della Italian Society of Hair Restoration (ISHR). I centri sono sostenuti da un portfolio di clienti che apprezza praticamente all’unanimità il lavoro ricevuto, la LDF offre autotrapianto per tutte le aree del corpo, servizio di infoltimento dei capelli, microtricopigmentazione, trattamento laser anticaduta, terapia rigenerativa al plasma ricco di piastrine, trapianto di barba e sopracciglia e autotrapianto di capelli classico realizzato con tecnica FUE. Con sedi a Perugia, Roma e Londra, il team è conosciuto per rispondere a tutte le esigenze e domande dei pazienti, diagnosticando e prescrivendo il trattamento specifico per la risoluzione di ogni problema estetico in ambito tricologico. Chi si rivolge alla LDF Hair Clinic riceve assistenza passo passo prima, durante e dopo il trattamento, in modo da risolvere la situazione con serenità e in tutta sicurezza.
Centro Capelli Europeo Catania
Spostiamoci in Sicilia per visitare il centro tricologico più acclamato dell’isola: guidati dall’esperienza e professionalità del Prof. Corradino Bartolo, il team oggi vanta professionisti del settore che provengono dalle aree limitrofe e tutta la penisola. La sede di Catania è stata la prima ad essere fondata, ed è situato nel convenientissimo Corso Italia, accoglie i pazienti in un ambiente moderno ed elegante, con 8 stanze equipaggiate con le migliori attrezzature presenti sul mercato. Vicino a servizi essenziali e zone di interesse, è capo di un gruppo ospedaliero con varie sedi in Sicilia e nel resto del territorio nazionale, Milano e Roma incluse. Presentano prodotti Dermoaroma, un’azienda italiana al 100%, con 35 anni di esperienza nel settore della cosmetica, della tricologia e dell’estetica, inclusi una serie di integratori alimentari dietetici brevettati con ingredienti naturali, con formule specifiche che mirano al recupero e al mantenimento del benessere e al massimo della condizione fisica e della forma. La clinica offre autotrapianti di capelli con tecnica FUE, tricopigmentazione, infoltimento, caschetto laser e ossigenoterapia.
Web: https://www.centrocapellieuropeo.com
GMG Clinic
La GMG è un centro di medicina estetica e chirurgia plastica che offre trattamenti estetici, in particolare si occupa di corpo, viso e capelli. Rinomata per l’avanguardia con cui vengono realizzati, la fama non è solo qualità e avanguardia ma anche la dedizione che anima i professionisti del team. L’equipe di medici e collaboratori realizza ogni esigenza dei clienti, avvalendosi di tecniche innovative e di macchinari di ultima generazione, senza però tralasciare alcun aspetto dell’etica professionale. Dicono che chi si rivolge a GMG entra a far parte di una grande famiglia e con un percorso riconosciuto e condiviso tra medico e paziente nella sua unicità, sarà possibile raggiungere il traguardo estetico prefisso nel massimo della sicurezza e soddisfazione da entrambe le parti. La clinica fa parte di un gruppo sanitario globale che offre anche terapie endovenose per ripristinare idratazione e disintossicare il corpo, nonché praticamente tutti i trattamenti esistenti per il viso (botox, rinofiller, peeling) e i classici autotrapianti di barba e capelli realizzati con tecnica FUE e DHI (Direct Hair Implantation), a disposizione di uomini e donne.